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Ultimo aggiornamento il 18-12-2024

La mattina del 12 dicembre, l’equipaggio della Ocean Viking ha soccorso 34 persone da un gommone in acque internazionali al largo della Libia. Un’ora dopo, un mezzo della guardia costiera libica si è avvicinato rapidamente alla nostra nave, intimando all’equipaggio di allontanarsi, nonostante il soccorso fosse avvenuti in acque internazionali.

Il porto sicuro assegnato per lo sbarco è ancora una volta Ravenna, a più di quattro giorni di navigazione dall’area del salvataggio.

Mentre procedeva verso Ravenna, l’equipaggio ha avvistato una barca in vetroresina capovolta: sotto il coordinamento dell’MRCC italiano, i tre RHIB sono stati lanciati per indagare ulteriormente fino al tramonto, senza però trovare sopravvissuti.

La mattina del 14 dicembre, nel Mar Ionio sono state salvate altre 129 persone da peschereccio di 15 metri in acciaio in una complessa operazione di salvataggio in cui la Guardia Costiera italiana ha collaborato con il nostro equipaggio. Tra i sopravvissuti ci sono anche 43 donne, di cui una incinta, e 43 bambini – il più piccolo ha solo un mese. Il peschereccio era salpato dalle coste turche sei giorni prima, durante i quali le condizioni dei passeggeri sono peggiorate progressivamente: due donne in ipotermia hanno avuto un collasso quando sono arrivate – in barella – sulla nave, e altri casi medici urgenti sono stati identificati.

La mattina del 17 dicembre i 163 naufraghi sono finalmente sbarcati a Ravenna, cinque giorni dopo il primo soccorso.

Credits fotografici: Muriel Cravatte / SOS MEDITERRANEE

 

 

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