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Come operiamo

Il diritto marittimo è la nostra bussola. Dal momento dell’inizio delle nostre attività nel 2016, abbiamo costantemente dedicato impegno a rispettare tutte le convenzioni internazionali che delineano gli obblighi relativi al soccorso in mare.

La legislazione marittima stabilisce il dovere dei capitani di fornire assistenza a qualsiasi individuo in difficoltà in mare, insieme all’assoluta priorità data al salvataggio, al rispetto della dignità dei sopravvissuti e all’obbligo per le autorità marittime di coordinare tempestivamente le operazioni di soccorso in mare e di fornire un luogo sicuro per lo sbarco delle persone sopravvissute.

Questo quadro giuridico è stabilito nelle convenzioni internazionali che definiscono gli obblighi di salvataggio in mare, tra cui la Convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare – SOLAS (1974), la Convenzione internazionale sulla ricerca e il salvataggio marittimo – SAR (1979), la Convenzione delle nazioni Unite sul diritto del mare – UNCLOS (1982) e le Linee guida sul trattamento delle persone soccorse in mare – risoluzione IMO MSC 167 (78) (2l04)

Tutte le azioni di SOS MEDITERRANEE in mare rispettano il diritto marittimo internazionale e i suoi principi, consultabili alla sezione "Quadro giuridico" del nostro sito

LE ZONE DI RICERCA E SOCCORSO

Le acque internazionali nel Mediterraneo centrale sono suddivise in tre Regioni di ricerca e soccorso (SRR), il cui coordinamento tocca rispettivamente alle autorità marittime della Libia, dell’Italia e di Malta. Questo coordinamento è, tuttavia, carente da molti anni.

Le suddette zone SAR si trovano in acque internazionali e implicano dei doveri e delle responsabilità degli Stati costieri. Sono ben diverse dalle acque territoriali degli Stati che invece fanno parte del territorio nazionale e conferiscono altri diritti e responsabilità.

La Ocean Viking opera in acque internazionali, al largo della Libia, alla ricerca di imbarcazioni in difficoltà.

La nostra nave non entra mai nelle acque territoriali di altri paesi ad eccezione degli sbarchi in un porto, previa autorizzazione delle autorità marittime competenti. Il nostro intervento si concentra nelle acque internazionali, per lo più tra le zone SAR libica e maltese.

Come si svolge un salvataggio?

Non appena viene avvistata una barca in difficoltà, i soccorritori hanno meno di dieci minuti per essere pronti ad intervenire. Due lance di salvataggio (RHIBs) partono e si avvicinano all’imbarcazione a rischio. Il primo imperativo è quello di calmare i naufraghi per evitare il panico che potrebbe causare il capovolgimento della barca. Un mediatore culturale poliglotta li rassicura e poi dà loro istruzioni. Vengono distribuiti giubbotti salvagente, le persone con emergenza medica, poi bambini e donne incinte, vengono trasferiti sulla nave madre tramite le scialuppe di salvataggio. I RHIBs effettuano poi la spola tra l’imbarcazione a rischio e la nave madre per portare tutti i sopravvissuti in sicurezza a bordo della Ocean Viking. A seconda delle condizioni, un’operazione di salvataggio può durare da una a sette ore.

Tipi di imbarcazioni incontrate

Cinque tipi di imbarcazioni in difficoltà sono state soccorse fin dall'inizio delle operazioni nel 2016. Nessuna di queste imbarcazioni improvvisate è adatta alla navigazione in alto mare, soprattutto perché sono sovraccaricate: le possibilità di sopravvivenza sono quindi minime. Gli occupanti non dispongono di sufficiente acqua, cibo e carburante per completare la traversata. Tuttavia, né le intercettazioni da parte delle guardie costiere libiche, né l'inverno, né il pericolo di morire in mare li scoraggiano: non appena c'è una finestra meteorologica favorevole, queste persone si avventurano in mare per fuggire dalla Libia.

Scopri le imbarcazioni

Le 6 fasi del salvataggio in mare

Ricerca

La Ocean Viking perlustra il Mediterraneo centrale, nelle acque internazionali al largo della Libia. Dispone di radar e i soccorritori si danno il cambio sul ponte per garantire la ricerca attiva coi binocoli.

Coordinamento

Nel momento in cui un’imbarcazione in difficoltà viene avvistata o segnalata da terzi, e a ogni tappa del salvataggio, la Ocean Viking contatta i centri di coordinamento e di salvataggio competenti tenuti a coordinare le operazioni (Libia, Italia e Malta). Le imbarcazioni incontrate sono per lo più sovraccariche e minacciano di rompersi o rovesciarsi in qualsiasi momento. Il più delle volte, le persone in pericolo non hanno né viveri, né acqua, né giubbotti salvagente. Senza assistenza, le probabilità di sopravvivenza sono minime. I nostri soccorritori cercano innanzitutto di stabilizzare la situazione e limitare i rischi di un naufragio dalle conseguenze letali, calmando le persone e distribuendo loro giubbotti salvagente, prima di procedere alla loro evacuazione verso la Ocean Viking (in genere dando priorità a malati, bambini e donne incinte)

Salvataggio

La Ocean Viking lancia le sue scialuppe di salvataggio in direzione della posizione comunicata. Le imbarcazioni incontrate sono per lo più sovraccariche e minacciano di rompersi o rovesciarsi in qualsiasi momento. Il più delle volte, le persone in pericolo non hanno né viveri, né acqua, né giubbotti salvagente. Senza assistenza, le probabilità di sopravvivenza sono minime. I nostri soccorritori cercano innanzitutto di stabilizzare la situazione e limitare i rischi di un naufragio dalle conseguenze letali, calmando le persone e distribuendo loro giubbotti salvagente, prima di procedere alla loro evacuazione verso la Ocean Viking (in genere dando priorità a malati, bambini e donne incinte).

Accoglienza a bordo

Le persone superstiti vengono prese in carico a bordo della Ocean Viking dai team di SOS MEDITERRANEE e della Federazione Internazionale della Croce e Mezzaluna rossa (FICR). Si procede innanzitutto ad una prima valutazione medica per i casi che necessitano di potenziali cure urgenti e alla distribuzione di cibo, acqua, coperte e abiti puliti. A donne e bambini di meno di 12 anni viene riservato un riparo dedicato sul ponte, mentre un altro separato è assegnato agli uomini.

Cure mediche

Quattro membri del personale sanitario (tra cui un medico, un/a ostetrico/a e un/a infermiere/a) trattano innanzitutto le urgenze, poi visitano gli ammalati, i feriti e le donne incinte.

Sbarco

Secondo il diritto marittimo, un salvataggio termina solamente quando i superstiti sbarcano in un luogo sicuro. La Ocean Viking attende dunque istruzioni dalle autorità marittime dei paesi costieri responsabili per l’assegnazione di un porto di sbarco.

Le cure a bordo

Dal mese di agosto 2021, sono le squadre della Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e del Crescente Rosso a fornire un sostegno vitale alle persone soccorse: cure mediche primarie, cibo e beni di prima necessità.
Il team medico si prende cura della salute generale dei sopravvissuti a bordo dal momento del soccorso fino allo sbarco. Dopo mesi o addirittura anni passati in Libia, le persone soccorse in mare spesso presentano uno stato di salute precario a causa della violenza estrema subita e delle terribili condizioni di detenzione in Libia. Il team medico a bordo si trova spesso ad affrontare casi di ferite da arma da fuoco o da coltello, fratture multiple, segni di tortura, malattie della pelle e infezioni delle vie respiratorie.

Il lavoro del team medico inizia non appena i sopravvissuti sono messi al sicuro a bordo dell’Ocean Viking: alcuni possono trovarsi in uno stato di emergenza, richiedendo rianimazione cardio-polmonare; possono soffrire di ipotermia a causa di ore trascorse in acqua; o presentare ustioni cutanee causate dalla miscelazione di acqua di mare e carburante nelle imbarcazioni improvvisate. Il team medico effettua un primo triage per individuare le persone che necessitano di cure immediate. Le altre attività in questa fase acuta di assistenza medica includono il trattamento delle ferite e dei casi di disidratazione e insolazione.

Durante un’operazione di salvataggio critica – caratterizzata dalla presenza di persone cadute in acqua o da molteplici emergenze mediche contemporanee, o entrambe – tutte le persone a bordo dell’Ocean Viking sono coinvolte nel fornire i primi soccorsi. Tutto l’equipaggio segue una formazione approfondita per affrontare questo tipo di salvataggio, chiamato “Piano di afflusso di feriti” (Mass Casualty Plan).
Oltre alle cure d’urgenza fornite immediatamente dopo un salvataggio, il compito del team medico a bordo è quello di monitorare la salute (compresa la salute riproduttiva) dei sopravvissuti in generale. Nei primi sei mesi di operazioni con l’Ocean Viking, sono state effettuate in media 550 visite mediche al mese a bordo.

Le tre condizioni più frequentemente trattate a bordo dell’Ocean Viking sono il mal di mare, dolori diffusi e mal di testa, oltre alle infezioni cutanee. Per i casi medici più gravi che richiedono cure a terra, spetta al team medico decidere se è necessario richiedere un’evacuazione medica di emergenza, che può essere effettuata via elicottero o via mare. Dall’agosto 2019, sono state facilitate tre evacuazioni mediche (o “Medevac“) dalle autorità marittime competenti a partire dall’Ocean Viking.