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Il 24 ottobre la Ocean Viking ha ricevuto la segnalazione di un’imbarcazione in difficoltà in acque internazionali al largo della Libia. La nave si è subito diretta sul caso segnalato da Alarm Phone e Seabird portando in salvo 29 persone, tra cui 9 minori non accompagnati. Navigando verso Ravenna, il porto assegnato dalle autorità italiane per lo sbarco dei naufraghi, il team di SOS MEDITERRANEE ha intercettato un barchino con 18 persone a bordo e le ha portate in salvo a bordo della Ocean viking. In totale 47 naufraghi sono arrivati a Ravenna la mattina del 30 ottobre. 

Missione 30.1: 24-30 ottobre 2023

Il primo salvataggio di questa missione si è svolto in acque internazionali al largo della Libia grazie a una segnalazione di Alarm Phone, confermata da Seabird: un barchino con 29 persone a bordo si trovava alla deriva. I naufraghi, per la maggior parte provenienti da Siria, Bangladesh, Sudan ed Egitto sono stati soccorsi e portati a bordo della Ocean Viking.


Subito dopo questo primo salvataggio, le autorità italiane ci hanno assegnato il lontano porto di Ravenna, a 1613 km di distanza. Nel frattempo, durante la notte tra il 24 e il 25 ottobre, è arrivata la segnalazione di un’altra imbarcazione in difficoltà, che però la Ocean Viking non è riuscita a intercettare nonostante ore di ricerche. La navigazione ha quindi ripreso verso Ravenna.

 

La notte del 27 ottobre, 3 giorni dopo il primo intervento, la Ocean Viking ha intercettato un’altra imbarcazione in difficoltà al largo delle coste maltesi con a bordo 18 uomini terrorizzati ed esausti per la difficile traversata. Molti sono scoppiati in lacrime una volta a bordo della nave di SOS MEDITERRANEE.

Ci sono voluti altri 3 giorni in mare prima di arrivare nel porto assegnato dalle autorità italiane: tutti i naufraghi salvati sono scesi la mattina di lunedì 30 ottobre al porto di Ravenna.

Le missioni in mare di SOS MEDITERRANEE sono sostenute nel 2022 e 2023 anche con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese. Il supporto dei nostri donatori e partner è fondamentale: in mare fa la differenza tra la vita e la morte!

Foto: Giannis Skenderoglou/SOS MEDITERRANEE