Il 2 novembre, mentre la Ocean Viking rientrava da Ravenna verso Siracusa per prepararsi a una nuova missione, è arrivata dall’ITMRCC la segnalazione di una imbarcazione in difficoltà nel mar Jonio, poco distante dalla posizione della nave di SOS MEDITERRANEE. Il team si è quindi diretto sul caso portando in salvo 75 persone partite da Smirne a bordo di una barca a vela circa 7 giorni prima: da due giorni avevano finito le scorte di acqua e cibo. E’ stato il primo salvataggio nello Jonio, in zona Sar italiana, nella storia di SOS MEDITERRANEE.
Missione 30.2: 3 novembre 2023
Lo scorso 2 novembre è accaduto per la prima volta al team di SOS MEDITERRANEE di dover effettuare un salvataggio durante la fase di rientro da una precedente missione: è stato un soccorso molto complicato per via del meteo e del buio. Le 75 persone, tra cui 23 donne e 17 minori, sono state portate in salvo a bordo della Ocean Viking nella notte del 3 novembre, dopo essere state assistite da una nave mercantile fino al nostro arrivo.
Ieri, mentre era in navigazione da Ravenna a Siracusa, l’MRCC italiano ha incaricato #OceanViking di soccorrere un’imbarcazione in difficoltà nel Mar #Jonio. Durante la notte, il team ha tratto in salvo 75 uomini, donne e bambini da una barca a vela partita da Smirne, in Turchia. pic.twitter.com/YFpKLOoKFz
— SOS MEDITERRANEE ITA (@SOSMedItalia) November 3, 2023
Le autorità italiane ci hanno assegnato Taranto come porto sicuro per far sbarcare i 75 sopravvissuti: la mattina del 4 novembre sono tutti scesi a terra, in salvo. La Ocean Viking ha quindi ripreso la rotta verso Siracusa per prepararsi alla prossima missione nel Mediterraneo Centrale.
Salvataggio completato!
I 75 sopravvissuti, tra cui 23 donne e 17 bambini, sono sbarcati questa mattina dalla #OceanViking a Taranto. Hanno finalmente raggiunto un luogo sicuro dopo una settimana in mare in un veliero sovraffollato partito dalla Turchia. Auguriamo loro ogni bene! pic.twitter.com/i6Rxvwbtz1— SOS MEDITERRANEE ITA (@SOSMedItalia) November 4, 2023
Tra i sopravvissuti c’erano anche Ali* e Sara*, un padre e una figlia partiti dall’Afghanistan per sfuggire al regime dei talebani: “Abbiamo preso il mare per la salvezza della nostra famiglia”, ha detto Ali.
Marina* è invece scappata dalle violenze del regime iraniano, che l’aveva arrestata per aver protestato a seguito della morte di Masha Amini: “La polizia mi sta ancora cercando in Iran, se tornassi, non sarei al sicuro”. Qui la sua testimonianza completa.
*nomi di fantasia
1/2 “Quando i Talebani hanno preso il potere in Afghanistan, alle mie figlie non è stato più permesso di andare a scuola, a mia moglie è stato proibito di lavorare. Non voglio differenze tra mio figlio e le mie figlie. Abbiamo preso il mare per la salvezza della nostra famiglia”. pic.twitter.com/mcZDCLse11
— SOS MEDITERRANEE ITA (@SOSMedItalia) November 6, 2023
Le missioni in mare di SOS MEDITERRANEE sono sostenute nel 2022 e 2023 anche con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese. Il supporto dei nostri donatori e partner è fondamentale: in mare fa la differenza tra la vita e la morte!
Foto: Lucille Guenier/SOS MEDITERRANEE