Skip to main content

L’ultima missione di SOS MEDITERRANEE si è svolta come spesso accade in acque internazionali al largo della Libia: sono state soccorse e salvate 55 persone, tra cui 2 minori non accompagnati. Come ormai accade di prassi ci è stato assegnato un porto lontano molti giorni di navigazione, pratica ormai tristemente strutturata e che comporta un pericoloso allontanamento delle associazioni civili di salvataggio in mare dalla rotta più mortale del mondo.

Missione 33.2: 7 aprile 2024

Il nostro team ha effettuato un salvataggio in zona Sar libica la mattina del 7 aprile, a seguito di una segnalazione da parte di Alarm Phone: 55 persone per lo più provenienti dal Bangladesh, Egitto, Pakistan, Siria e Nigeria sono state portate a bordo della Ocean Viking. Molti presentavano segni di malessere legati al viaggio in mare, e una persona è collassata una volta salita a bordo della nave.

Il team si è diretto subito verso il porto sicuro assegnato dalle autorità italiane, ossia Livorno, a 1160 km di distanza dal luogo del salvataggio. A 4 giorni dal soccorso tutti sono scesi sani e salvi in Italia, dopo essere stati accuditi e curati a bordo della Ocean Viking.

Quello che ormai accade senza più destare clamore, ossia l’assegnazione di porti distanti anche molti giorni di navigazione, rappresenta un ulteriore fattore di rischio per le persone che cercano di scappare da paesi non democratici dove non sono garantiti i diritti umani. Il fatto che molto spesso vengano intercettati, come accaduto e testimoniato da SeaBird2 proprio mentre noi viaggiavamo verso Livorno, e riportati in quelli che a tutti gli effetti sono luoghi non sicuri è inaccettabile: l’Europa deve smettere di voltarsi dall’altra parte.

Le missioni in mare di SOS MEDITERRANEE sono sostenute nel 2022 e 2023 anche con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese. Il supporto dei nostri donatori e partner è fondamentale: in mare fa la differenza tra la vita e la morte!

Foto: Johanna de Tessières / SOS MEDITERRANEE