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Chi sopravvive alla traversata nel Mar Mediterraneo arriva a bordo delle navi di salvataggio quasi sempre in condizioni critiche: disidratazione, ustioni da carburante, traumi fisici e psicologici.   

 Quando si parla di soccorso in mare c’è un tema che difficilmente assume rilevanza: le condizioni mediche dei sopravvissuti. Coloro che riescono ad arrivare vivi su una nave di soccorso o sulla terraferma sono quasi sempre in condizioni psico-fisiche precarie, e hanno bisogno di cure mediche. Per questo SOS MEDITERRANEE ha elaborato il dossier “Curati con umanità” incentrato proprio su questo tema, e lanciato la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi  “Anche questo è un salvagente, in riferimento a tutti i dispositivi medici forniti dall’equipaggio ai naufraghi. Quello che si legge nel report è preoccupante: la maggior parte delle persone soccorse non ha mai ricevuto alcuna cura cure mediche nel proprio paese d’origine; chi parte sano per il viaggio verso l’Europa con tutta probabilità si ammala nei centri di detenzione in Libia o durante la traversata del deserto o del mare.  

Nel solo 2024, su 1948 persone salvate dalla Ocean Viking, il team (composto da un medical team leader, un medico, un’ostetrica e un infermiere) ha effettuato ben 1357 consultazioni mediche. Una volta a bordo della nave, la maggior parte delle persone soccorse riceve qualche tipo di diagnosi e molto spesso anche più di una, a volte per malattie croniche mai curate, a volte per malattie contratte nei centri di detenzione e altre per le problematiche insorte durante la traversata (ustioni da carburante, ipotermia, disidratazione). Nel dossier elaborato da SOS MEDITERRANEE si leggono storie raccolte negli anni dal team della nave Aquarius prima e della Ocean Viking poi, come quella di Jane che ha raccontato di sentire ancora dolore alla pancia per aver subito violenza da più uomini contemporaneamente in Libia. 

“La maggior parte delle persone che soccorriamo – spiega Valeria Taurino, direttrice generale di SOS MEDITERRANEE Italia – presenta problematiche relative alla salute fisica o psichica e per la prima volta sulla Ocean Viking riceve assistenza medica. La nostra nave è attrezzata per far fronte a tutte le emergenze, ma in ben 30 casi nello scorso anno si sono resi necessari dei MEDEVAC, ovvero delle evacuazioni d’urgenza per condizioni di salute troppo complesse. Ho visto con i miei occhi una bambina di 11 mesi con la scabbia, malattia che spesso si contrae nei centri di detenzione per le condizioni igieniche insufficienti. Se ce ne fosse ancora bisogno, questo report ci racconta una realtà fatta di sofferenze, violenze e privazioni che l’Europa finge di non vedere. Il diritto alla salute è universalmente riconosciuto come diritto inviolabile di ogni essere umano: come si possono considerare sicuri paesi in cui questo diritto non è garantito neanche per i bambini?”. 

“Anche questo è un salvagente”: aiutaci a salvare i naufraghi dal mare ma anche dalle ferite della fuga DONA ORA