Ultimo aggiornamento 30.04.2025
Nella mattinata di sabato 26 aprile, la Ocean Viking ha soccorso 59 persone — tra cui una donna e dieci minori non accompagnati — avvistate a bordo di una barca in vetroresina sovraffollata nella zona SAR libica. I naufraghi, provenienti in gran parte da Bangladesh ed Egitto, sono stati trovati in condizioni mediche precarie, estremamente provati dalla stanchezza e dal freddo. Durante il soccorso, il team medico della nave è dovuto intervenire immediatamente per soccorrere una persona che era collassata.
Conclusa l’operazione, il conducente della barca, con il volto coperto, si è rapidamente allontanato. Questo ennesimo episodio conferma l’estrema e persistente pericolosità del Mediterraneo centrale, che continua a mettere a rischio la vita di chi tenta la traversata.

Poco dopo aver completato la prima operazione di soccorso, la Ocean Viking ha ricevuto una nuova segnalazione da Alarm Phone riguardante una barca alla deriva nella zona SAR Maltese.

Dopo circa sei ore di navigazione, la nave ha raggiunto un’imbarcazione di legno sovraccarica e ha soccorso 67 persone, prive di giubbotti di salvataggio e in grave pericolo di cadere in mare. Tra loro, provenienti da Pakistan, Egitto, Etiopia e Siria, ci sono anche 12 minori non accompagnati.
Dopo aver messo in sicurezza tutti i 126 sopravvissuti, la Ocean Viking è ripartita. Anche questa volta il porto assegnato, Marina di Carrara, si trova a più di 4 giorni di navigazione.
Dopo diversi giorni di navigazione durante i quali i naufraghi si sono riposati e hanno passato del tempo insieme, all’alba del 30 aprile, la Ocean Viking è arrivata al porto assegnato e nella mattinata il nostro team ha salutato le 126 persone soccorse.