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Da lunedì è diventato operativo il Protocollo Italia-Albania. Cosa significa questo?

Che le persone soccorse in mare dalle autorità italiane nel Mediterraneo centrale, considerate “senza evidenti vulnerabilità”, possono essere portate nei nuovi CPR (strutture di detenzione) in Albania, dove vengono esaminate le richieste di asilo.
I CPR di recente apertura sono strutture che ricadono sotto la giurisdizione italiana, ma in territorio albanese.

Il Protocollo Italia-Albania è un ulteriore tassello delle politiche ingiuste e discriminatorie che regolano i flussi migratori in Italia e nell’Unione Europea.

SOS MEDITERRANEE è estremamente preoccupata per le conseguenze che queste nuove norme avranno sulla vita dei naufraghi e per le potenziali gravi violazioni dei diritti umani che ciò potrebbe causare.