Soccorsi 92 naufraghi, il primo aprile. Ancora una volta alla Ocean Viking sono stati imposti diversi giorni di navigazione prima di poter sbarcare a Salerno.
La Ocean Viking è salpata verso l’area delle operazioni nella seconda metà di marzo, per la sua missione numero 26.
Dopo gli alcuni giorni dedicati alle esercitazioni, e alla navigazione verso il Mediterraneo centrale, il 25 marzo un evento traumatico ha sconvolto le normali attività della nave: una motovedetta della guardia costiera libica ha aperto il fuoco verso l’alto a scopo intimidatorio per costringere la nave a non soccorrere un gommone stracarico, già avvistato dall’alto. Non è la prima volta che accade, nella prima metà della scorsa missione l’operazione di soccorso di 95 naufraghi era stata messa a rischio dalle manovre irresponsabili della stessa guardia costiera libica. Questo nuovo episodio, però è una nuovo apice di ostilità intollerabile nei confronti dei soccorritori. Ne abbiamo scritto in questo comunicato stampa. Ecco i video che mostrano con chiarezza quanto accaduto:
Stamane il nostro equipaggio è stato minacciato con le armi dai guardacoste libici finanziati dall’UE: #OceanViking era allertata da @alarm_phone di un gommone in pericolo in acque internazionali. La motovedetta 656 si è avvicinata, minacciando l’equipaggio e sparando in aria. pic.twitter.com/5Qo23AtuIR
— SOS MEDITERRANEE ITA (@SOSMedItalia) March 25, 2023
Dopo quel momento, la Ocean Viking ha continuato a pattugliare la zona delle operazioni per qualche giorno, prima di dirigersi brevemente a Nord per un brevissimo stop tecnico a Lampedusa. Tornati nell’area delle operazioni, il primo aprile gli uomini e le donne dell’equipaggio hanno soccorso un gommone quasi totalmente sgonfio, sul punto di affondare con il suo carico di 92 esseri umani. Tutti loro sono stati salvati.
Oggi pomeriggio #OceanViking ha soccorso 92 persone, tra cui 9 donne e circa 40 minori non accompagnati, da un gommone sgonfio in acque internazionali al largo della Libia. @SOSMedItalia e @ifrc si stanno occupando dei naufraghi che sono esausti, alcuni con ustioni da carburante. pic.twitter.com/6umz9ZuI2g
— SOS MEDITERRANEE ITA (@SOSMedItalia) April 1, 2023
Pochi minuti dopo aver completato il salvataggio e aver portato tutti in salvo sulla Ocean Viking, il MRCC italiano – il centro per il coordinamento del soccorso in mare – ci ha comunicato che Salerno era il porto designato per lo sbarco dei Naufraghi. A centinaia di miglia di distanza.
Poco dopo il soccorso, le autorità italiane hanno assegnato #Salerno come porto di sbarco per i 92 naufraghi su #OceanViking, a 880 km di distanza. Il meteo peggiora, temiamo che la navigazione possa colpire negativamente i naufraghi. pic.twitter.com/vUQpqBHHKs
— SOS MEDITERRANEE ITA (@SOSMedItalia) April 1, 2023
Una navigazione lunga verso un porto inutilmente lontano, ancora una volta disturbata dal maltempo che ha ulteriormente indebolito le difese delle 92 persone vulnerabili a bordo.
La #OceanViking si dirige verso #Salerno e 92 naufraghi, metà dei quali minori non accompagnati, stanno provando a riprendersi nonostante forti venti e pioggia. @SOSMedItalia e @ifrc stanno conducendo visite mediche approfondite, ma molti avranno bisogno di altre cure a terra. pic.twitter.com/0G4DnDTPYC
— SOS MEDITERRANEE ITA (@SOSMedItalia) April 3, 2023
Dopo 3 giorni di navigazione tra freddo e vento, finalmente si conclude l’odissea dei sopravvissuti, che il 4 aprile sbarcano a Ravenna. Rimane la preoccupazione per l’assegnazione di porti lontani, che lasciano nel Mediterraneo un vuoto di soccorsi:
Stamattina 92 naufraghi, di cui 47 minori non accompagnati, sono sbarcati a Salerno dalla #OceanViking. Siamo sollevati per il fatto che siano in salvo, ma temiamo per le altre vite a rischio nel #Mediterraneo: i tentativi di fuga dalla #Libia continuano senza sosta pic.twitter.com/eFMELi1oO2
— SOS MEDITERRANEE ITA (@SOSMedItalia) April 4, 2023
Foto: Jeremie Lusseau/SOS MEDITERRANEE
Le missioni in mare di SOS MEDITERRANEE sono sostenute nel 2022 e 2023 anche con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese. Il supporto dei nostri donatori e partner è fondamentale: in mare fa la differenza tra la vita e la morte!