”Temevamo un lungo stallo in mare
La Ocean Viking ha soccorso – in meno di 48 ore – 374 persone da 4 gommoni in pericolo in 3 diverse operazioni di soccorso nella regione libica di ricerca e soccorso. Tra i sopravvissuti ci sono 165 minori. Quasi l’80% di loro non è accompagnato. 21 sono neonati e bambini piccoli di meno di 4 anni. Delle 48 donne soccorse, quattro sono incinte e 32 viaggiavano da sole.
Milano, 25/01/2021 – La Ocean Viking, nave di soccorso gestita dall’organizzazione europea SOS MEDITERRANEE, ha ricevuto istruzioni dalle autorità marittime italiane di sbarcare 373 sopravvissuti ad Augusta. Lo sbarco è previsto per questa mattina. SOS MEDITERRANEE accoglie con sollievo questo annuncio, dal momento che, nelle ultime 48 ore, il meteo è notevolmente peggiorato, rendendo la situazione a bordo molto difficile da sostenere per i sopravvissuti e per l’equipaggio.
“Temevamo un altro lungo stallo”
“Dopo giorni di maltempo, all’inizio della settimana scorsa le condizioni al largo della costa libica sono migliorate, il che ha portato a numerose partenze di persone che cercano di attraversare il Mediterraneo centrale su imbarcazioni inaffidabili e sovraffollate. Ci sono stati segnalati naufragi e respingimenti illegali da parte della guardia costiera libica, mentre la squadra della Ocean Viking, l’unica nave di soccorso civile in mare nell’ultima settimana, era impegnata in intense attività di ricerca e soccorso”, afferma Luisa Albera, coordinatrice dei soccorsi a bordo della Ocean Viking.
“Dai sopravvissuti abbiamo sentito i racconti raccapriccianti del trattamento disumano che hanno dovuto subire in Libia. Gli ultimi due giorni sono stati estremamente duri per i 373 naufraghi, poiché le condizioni meteorologiche sono peggiorate rapidamente. Sapendo di avere a bordo numerosi neonati e bambini piccoli, che hanno sofferto particolarmente il mal di mare, abbiamo temuto un altro lungo stallo, come già sperimentato in passato”, continua. “Siamo sollevati per le 373 persone a bordo della nostra nave, ma insistiamo ancora una volta sul fatto che il ritorno a un coordinamento dei soccorsi efficace, prevedibile e a guida statale sia imprescindibile nel Mediterraneo Centrale. Molte vite dipendono da questo. E se la società civile sta riempiendo questo vuoto di soccorso, gli Stati membri dell’UE devono trovare una soluzione sostenibile per un meccanismo di sbarco rapido e prevedibile, sostenendo gli stati costieri europei come Italia e Malta e lavorando per rispettare il diritto marittimo internazionale sulle nostre coste comuni a Sud”, dice Luisa Albera.
“Onestamente, ho anche pensato che sarei morto. Questo accade sempre in Libia”
Molti dei sopravvissuti hanno raccontato al nostro team strazianti storie di abusi subiti in Libia, descrivendo lo spaventoso ciclo di violenza incontrato lungo il viaggio. Molti avevano già tentato di attraversare il mare, ma erano stati intercettati e riportati nello stesso inferno. Tra i sopravvissuti a bordo c’era un giovane del Mali con una grave ferita da arma da fuoco sul braccio. Kylian (nome di fantasia) è stato colpito in una rapina a mano armata in Libia meno di due settimane fa.
“In Libia – racconta – eravamo tutti stipati in una casa, non eravamo liberi di andare dove volevamo. Ero fuori quando sono arrivati i banditi e volevo correre per avvertire gli altri. Quando hanno sparato, io sono caduto a terra. Pensavano che fossi morto e mi hanno semplicemente lasciato lì. Onestamente, ho anche pensato che sarei morto. Questo accade sempre in Libia. Sono stato curato per questa ferita solo 4 ore dopo, un amico mi ha portato da una donna camerunese che era medico e lei si è presa cura di me“.
374 persone soccorse in meno di 48 ore, tra cui molti neonati e minori non accompagnati
La Ocean Viking ha soccorso – in meno di 48 ore – 374 persone da 4 gommoni in pericolo in 3 diverse operazioni di soccorso nella regione libica di ricerca e soccorso. Tra i sopravvissuti ci sono 165 minori. Quasi l’80% di loro non è accompagnato. 21 sono neonati e bambini piccoli di meno di 4 anni. Delle 48 donne soccorse, quattro sono incinte e 32 viaggiavano da sole. Una di loro, Nadine, è stata evacuata d‘urgenza dalla guardia costiera italiana: era nelle ultime fasi di una gravidanza ad alto rischio e aveva bisogno di cure mediche urgenti a terra. Una nave della guardia costiera italiana ha prontamente eseguito l’evacuazione a Lampedusa sabato pomeriggio.