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Arriverà domani 30 aprile alle 18 a Pozzallo la nave Aquarius della organizzazione umanitaria italo franco tedesca SOS MEDITERRANEE gestita in partnership con MSF (Medici senza Frontiere) con a bordo 187 migranti. Sono tutti stati soccorsi venerdì 28 aprile nel Mediterraneo centrale, nel corso di 3 operazioni – due salvataggi e un trasbordo in seguito a un salvataggio operato dalla nave Iuventa della ONG Jugend Rettet – tutte coordinate dal MRCC (Maritime Rescue Coordination Centre – Centro di coordinamento del soccorso marittimo) di Roma.

«Malgrado le condizioni metereologiche poco favorevoli, 187 persone sono state soccorse in tempo e sono adesso sane e salve, e questo anche grazie alla cooperazione delle altre navi umanitarie, la nave Sea – Eye e la Iuventa della ONG Jugend Rettet, e al coordinamento del MRCC, il Centro di coordinamento del soccorso marittimo di Roma» ha spiegato Nicola Stalla, il coordinatore dei soccorsi di SOS MEDITERRANEE.

Alle 7.00 del mattino di venerdì la nave Aquarius ha ricevuto istruzioni dal MRCC di procedere verso due barchini in legno in difficoltà. La chiamata di soccorso è stata inoltrata da Aquarius anche alla nave Sea- Eye che, più vicina alle imbarcazioni segnalate, ha avviato la distribuzione dei giubbotti di salvataggio e Iuventa, che ha operato il soccorso dei migranti a bordo di uno dei due barchini. Quando anche la nave Aquarius ha raggiunto la posizione ha effettuato il soccorso del secondo barchino. Poco dopo è stato avviato il trasferimento a bordo della nave Aquarius anche delle persone già salvate da Iuventa.

Queste due operazioni coordinate dal MRCC in acque internazionali si sono svolte alla presenza di una piccola imbarcazione recante la scritta “Guardia Costiera Libica” in inglese – con a bordo 4 persone in abiti militari. L’imbarcazione ha assistito alle operazioni senza intervenire e gli uomini a bordo non hanno preso contatto con le squadre di soccorso di SOS MEDITERRANEE. Al termine delle operazioni si sono allontanati dopo aver prelevato i motori e dato fuoco ai due barchini.

Concluso il trasferimento, la nave Aquarius ha ricevuto dal MRCC istruzioni di continuare a pattugliare l’area e alle 13.30 ha individuato una terza imbarcazione sovraffollata, già trovata da un peschereccio mentre andava alla deriva. Comunicata la situazione al MRCC, la nave Aquarius ha avviato, con la sua autorizzazione, anche il soccorso di questa imbarcazione.

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A bordo della Aquarius si trovano ora quindi 187 persone, 174 uomini e 13 donne. I minori sono 64, 46 dei quali non accompagnati. Provengono in maggioranza da Bangladesh (68), Siria (44 persone, tra cui diversi nuclei familiari) e Sudan (39).

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Tutte i migranti soccorsi sono esausti e provati dalla traversata ma non si registrano emergenze mediche. Un giovane di origine sub-sahariana presenta ferite d’arma da fuoco a una gamba. Il giovane ha riferito al personale medico di MSF operante a bordo della nave Aquarius di essere stato colpito mentre cercava di fuggire da dei trafficanti di esseri umani che lo tenevano prigioniero. Questi, secondo la testimonianza della vittima, lo avevano rapito mentre cercava di imbarcarsi per attraversare il Mediterraneo.

“Non saranno le polemiche sulle attività delle ONG a fermare chi tenta la traversata del Mediterraneo in condizioni disperate per fuggire da guerre, fame e persecuzioni. Le ONG continueranno a soccorrere e a salvare vite umane. È invece necessario e urgente che i governi europei si attivino per trovare una soluzione adeguata a questo dramma che continua a consumarsi quotidianamente sotto i nostri occhi” ha dichiarato Valeria Calandra, presidente di SOS MEDITERRANEE Italia.

Seguendo le istruzioni ricevute dal MRCC di Roma, che coordina il soccorso in mare in acque internazionali al largo della Libia, la nave Aquarius ha continuato a pattugliare la zona anche nelle ore successive al terzo salvataggio della giornata venerdì. Successivamente, la nave Aquarius ha ricevuto dal MRCC l’indicazione di raggiungere il porto di Pozzallo per lo sbarco delle persone soccorse.

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FOTO: Kenny Karpov / SOS MEDITERRANEE

SOS MEDITERRANEE opera sulla nave di salvataggio AQUARIUS, un’imbarcazione di 77 metri, in collaborazione con MSF Olanda. L’AQUARIUS ha un equipaggio internazionale: lo staff nautico, una squadra di ricerca e salvataggio (SAR) e personale medico con esperienza. La nave può ospitare sino a 500 persone.
Da quando la missione SOS MEDITERRANEE ha preso il via, a fine febbraio, sono più di 15.000 le persone salvate e soccorse a bordo della nave AQUARIUS.
Le operazioni di SOS MEDITERRANEE nel Mediterraneo Centrale sono finanziate unicamente dalla società civile. Il costo delle attività di ricerca e soccorso in mare è elevato: 11.000 euro al giorno. Per questo, per continuare a salvare vite in mare, SOS MEDITERRANEE ha bisogno di un sostegno finanziario.

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L’associazione SOS MEDITERRANEE è interamente finanziata dalla popolazione solidale a livello globale, dall’appoggio della società civile europea!

Continuate a sostenerci! Abbiamo bisogno di tutti voi!

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