Palermo, 12 settembre: Il piccolo Newman Otas , questo il nome deciso dalla mamma Faith, è nato questa mattina alle 7.00 sulla nave Aquarius. La nave si trovava in acque internazionali vicino a Malta e solo il giorno prima aveva effettuato un salvataggio a Nord Est di Tripoli traendo in salvo 252 persone su due gommoni provenienti dalla Libia: tra loro i genitori del bimbo, Otis e Faith, e gli altri due figli Victory (di 7 anni) and Rollres (di 5 anni) provenienti dalla Nigeria. “Ero davvero molto stressata e impaurita sul gommone – racconta la madre Faith- seduta sul fondo con le altre donne e i bambini. Sentivo il bambino muoversi e stavo entrando nel panico. Ho avuto le contrazioni per circa tre giorni”.
“Una nascita normale in un contesto totalmente anormale”- ha commentato il dottor Jonquil Nicholl che ha fatto nascere il bimbo – “ Mi chiedo ancora con orrore cosa sarebbe stato di questo bambino se avesse deciso di nascere 24 ore prima, mentre la madre era ancora sul barcone, o peggio sulla spiaggia libica da cui sono partiti. Come può ancora accadere questo nel 2016? Queste famiglie, persone vulnerabili, donne incionta, minori, sono costretti a rischiare la loro vita nel Mediterraneo dove dovrebbero trovare assietnza e protezione”.
A bordo anche una bimba di due mesi, Leyla e altre cinque donne incinta. Ben 84 invece i minori non accompagnati che si trovavano sui gommoni (9 dei quali sotto i 5 anni). La nave Aquarius è attrezzata con uno spazio apposito per le donne e i bambini e le cure sono garantite dallo staff di Medici Senza Frontiere a bordo.
Queste le notizie che ci giungono dallo staff della nave Aquarius che continua a solcare il Mediterraneo alla ricerca di migranti in difficoltà. “Ci aspettavamo che questo fine settimana sarebbe stato duro – dicono da bordo- le condizioni del mare negli ultimi 4 giorni è stato pessimo. Abbiamo avvistato prima un gommone e poi l’altro. Le imbarcazioni erano in pessimo stato affollati, senza salvagenti. Ci hanno detto che erano partiti 5 giorni prima dalla Libia”. Le persone salvate provengono prevalentemente da Nigeria (113), Guinea (Conacrì) 42, Mali (42) e Costa D’Avorio.
SOS MEDITERRANEE opera sulla nave di salvataggio AQUARIUS, un’imbarcazione di 77 metri, in collaborazione con MSF Olanda. L’AQUARIUS ha un equipaggio di 27 persone, inclusi lo staff nautico, una squadra di ricerca e salvataggio (SAR) e personale medico con esperienza. La nave può ospitare sino a 500 persone.
Le operazioni di SOS MEDITERRANEE nel Mediterraneo Centrale, finanziate unicamente dalla società civile, sono assicurate fino alla fine del 2016. Ma il costo delle attività di ricerca e soccorso in mare è elevato: 11.000 euro al giorno. Per questo, per continuare a salvare vite in mare, SOS MEDITERRANEE ha bisogno di un sostegno finanziario.
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Photo Credits: Marco Panzetti/SOS MEDITERRANEE