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Fermi, bloccati, tutti a casa. Per combattere l’epidemia di COVID-19 è fondamentale restare a casa. L’Italia intera in quarantena…siamo tutti sulla stessa barca! Non per questo bisogna lasciarsi sopraffare. Abbiamo deciso di mettere a frutto questa pausa forzata per approfondire dei temi che sono a noi cari: fa bene al cuore, fa bene alla mente. D’altronde, parte fondamentale della nostra missione è testimoniare. Durante questo periodo strano lo faremo anche proponendovi delle storie, dei contenuti, che ci piacciono molto e che raccontano il soccorso in mare e la migrazione secondo un punto di vista diverso. Seat back and enjoy…

 L’Europa in viaggio. Storie di ponti e di muri”

Marco Magnone

ADD editore, 2019

L’Autore, nato ad Asti nel 1981, si dedica alla narrativa per ragazzi, insieme a Fabio Geda ha scritto la famosa saga “Berlin”. Insegna alla Scuola Holden e collabora alla promozione della lettura tra i più giovani presso scuole, gruppi di lettura, biblioteche. 

 

La prima proposta è un libro per adolescenti, che racconta un’Europa di idee e di cambiamento, con un capitolo dedicato a SOS MEDITERRANEE.

Ci sono due visioni di Europa: quella dei muri costruiti sulla paura, sul bisogno di sicurezza uniti alla necessità di individuare un nemico; e quella che aspira alla realizzazione di una comunità che accoglie tutti nel rispetto dei diritti.

Le pagine di questo libro ci fanno conoscere (e riconoscere) storie di muri e ponti costruiti negli anni in Europa fino a giungere al concepimento dell’idea per eccellenza: quella di un’Europa unita dopo la devastazione della Seconda Guerra Mondiale. La storia europea conosce fallimenti, inciampi nell’odio razziale, nel linguaggio violento ma vanta anche esempi di un agire umano volto all’accoglienza, al rispetto, alla pace, alla costruzione di una comunità unita nelle sue diversità.

E così nel libro, tra le varie testimonianze di chi ha fatto la propria scelta, troviamo anche Alessandro Porro, soccorritore di SOS MEDITERRANEE, che intervistato dall’Autore riesce a trasmettere a chi ascolta e legge le difficoltà dei soccorsi in mare e la sofferenza di chi, in quel mare che sembra ormai un cimitero, rischia di essere abbandonato dopo l’inferno dei campi libici. E accanto a questa fondamentale attività di salvataggio tra le onde c’è anche quella di informare e sensibilizzare i cittadini europei su quanto accade poco distante da noi.

Le difficoltà sono molteplici ma ognuno di noi può fare la differenza per cambiare le cose. Occorre avere il coraggio di immaginare nuovi linguaggi e nuove strade per salvaguardare l’Umanità. A noi la scelta di costruire muri o ponti. 

 

Recensione di Samanta Becuzzi