«Durante dieci giorni a bordo della Ocean Viking ho visto volti che non ho mai dimenticato.
Persone fuggite da guerre e frontiere chiuse, finite nell’abbraccio spietato del mare.
Ogni soccorso era una vita strappata all’annegamento.
Il tempo in mare è intenso.
Il silenzio che precede una richiesta d’aiuto è improvvisamente rotto da grida di gioia, o pianti, di sopravvivenza.
Su questa nave il tempo diventa urgenza.
La vita diventa un attimo.
Il quarto giorno a bordo abbiamo perso Rahaf, sette anni.
L’abbiamo salvata dal mare, ma il mare era già entrato nel suo cuore”
Con queste parole, il fotografo e filmmaker iracheno Ali Arkady ci accompagna a bordo della Ocean Viking durante una delle missioni più drammatiche del 2025, segnata da una perdita che non dimenticheremo più, quella di Rahaf, 7 anni, evacuata d’urgenza e deceduta poche ore dopo.
Ali, lui stesso rifugiato, ci restituisce uno sguardo lucido e profondo sulla fragilità e la forza che convivono in ogni operazione di soccorso in mare.
📍 Gennaio 2025 – Mediterraneo centrale
Video di Ali Arkady
Musica di Kyle Preston
Ali Arkady è un fotoreporter, artista e regista iracheno. Nel 2017 è stato costretto a fuggire dall’Iraq insieme alla sua famiglia, dopo aver documentato crimini di guerra commessi dalle forze armate irachene. Nonostante tutto, Arkady ha continuato il suo lavoro artistico e fotografico, concentrandosi su temi legati ai diritti umani e alla giustizia sociale. Il suo lavoro spazia dalla fotografia al cinema, includendo film documentari e di finzione, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su questioni urgenti a livello globale. Attualmente sta sviluppando nuovi progetti dedicati alla migrazione forzata, allo sfollamento e alle difficoltà vissute dalle persone rifugiate, unendo le sue competenze artistiche all’esperienza diretta sul campo per raccontare storie forti e significative.