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EPISODIO 17

Al cuore della migrazione

AA.VV.
a cura di Marta Ingrosso, Carolina Paolicchi, Barbara Sommovigo

Astarte edizioni, 2021

Questo libro è una meravigliosa opera corale in cui confluiscono parole, poesie, fotografie e disegni di artisti di diverse nazionalità. Ogni voce narra del Mediterraneo teatro di fughe disperate, di morti sconosciuti, di speranze e salvezze inaspettate ed ogni opera tocca la sofferenza umana senza scadere nel becero populismo che quasi mai si occupa della cura delle persone.

Davvero noi europei pensiamo di poter godere di privilegi per il semplice e casuale fatto di essere nati e cresciuti in questa parte di mondo? Perchè continuiamo a costruire una moltitudine di “noi” divisi per nazionalità, etnie, religioni e non siamo capaci di pensarci in un unico “noi umani”?

Il vero scandalo è che siamo ormai in grado di sopportare la scomparsa di migliaia di persone e assistere immobili alla vista della sofferenza di esseri umani salvati in extremis. La nostra società accetta la disuguaglianza: se a parole affermiamo che tutte le vite sono uguali, se i nostri libri e le nostre declamazioni si riempiono la bocca di Diritti Umani nella realtà quotidiana sempre più cittadini guardano a quelle vite migranti come a vite non piene, non del tutto vite, in qualche modo già morte. La vera sfida, dice Marielle Mace nel suo contributo, è proprio decolonizzarci da questo spropositato pensiero di disuguaglianza che ci affligge e guardare con occhi nuovi, quelli del rispetto, le vite degli altri. Perché il cuore delle migrazioni sono le persone come Mossab che in fuga da Aleppo affronta l’inferno nella speranza di raggiungere un Paese sicuro dove vivere dopo anni di notti insonni per i continui bombardamenti che gli hanno portato via la famiglia; o le due giovani migranti passeggere del treno notturno per Parigi che sprovviste di documenti vengono fatte scendere nel cuore della notte ai bordi della ferravia e di loro non si sa più niente. O Assiz giovane di 25 anni in viaggio da 7 dalla Guinea che viene recuperato dalla nave Aquarius di Sos Mediterranee e racconta le sevizie subìte ma, ormai salvo, sorride ancora alla vita.

Samanta Becuzzi