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EPISODIO 14

L’immigrazione in Italia da Jerry Masslo a oggi
A cura di M. Impagliazzo e V. De Cesaris

Guerini e associati 2020

Questo libro, attraverso molteplici contributi di diversi autori, ribalta la prospettiva dalla quale siamo abituati ad analizzare le migrazioni. Avvalendosi di numerosi dati e statistiche, il testo prende in considerazione l’immigrazione italiana dal punto di vista economico e sociale, dimostrando che le persone che giungono nel nostro Paese devono essere considerate una risorsa e non un pericolo.

Attualmente il dibattito pubblico sul tema delle migrazioni si polarizza, incentrandosi sull’aspetto umanitario della questione. L’opinione pubblica si divide tra chi promuove l’accoglienza, puntando sulla solidarietà verso esseri umani in difficoltà, e chi, al contrario, vede nel flusso migratorio una minaccia.
Sebbene il fattore umano sia imprescindibile, spesso rischia di offuscare altri aspetti della questione immigrazione; aspetti altrettanto importanti che oggi raramente vengono presi in considerazione.
Questo libro, attraverso molteplici contributi di diversi autori, fa proprio questo: ribalta la prospettiva dalla quale siamo abituati ad analizzare le migrazioni.
Avvalendosi di numerosi dati e statistiche, il testo prende in considerazione l’immigrazione italiana dal punto di vista economico e sociale, dimostrando che le persone che giungono nel nostro Paese devono essere considerate una risorsa e non un pericolo.
Per fare solo due esempi rivelatori, trattati ampiamente nel libro, vale la pena citare l’importanza della manodopera immigrata nel mondo del lavoro del nostro Paese. Contrariamente a quanto pensa chi afferma che gli immigrati rubano il lavoro agli italiani, in realtà non fanno altro che soddisfare una domanda che, diversamente, rimarrebbe insoddisfatta. Infatti i posti di lavoro occupati dagli immigrati sono quelli che non verrebbero mai ricoperti dagli italiani perché si tratta di lavori molto faticosi e, generalmente, mal retribuiti. Sono quei lavori che si collocano principalmente nel settore agricolo e nel settore dei servizi alla persona (badanti, colf).
Per quanto riguarda l’aspetto sociale è importante ricordare che l’Italia è un Paese in cui la popolazione è anziana e le nascite sono in costante calo. La popolazione immigrata ha un’età anagrafica media molto inferiore rispetto a quella della popolazione italiana ed è molto più feconda rispetto ai cittadini italiani. Questo si traduce in un sostegno per il welfare perché, proporzionalmente, aumenta il numero di persone in età lavorativa rispetto ai pensionati, permettendo a questi ultimi di continuare a percepire la pensione proprio grazie al lavoro degli immigrati.
Questi sono solo due esempi tra i tanti aspetti che il testo prende in considerazione e vale davvero la pena di addentrarsi nella lettura anche soltanto per avere nuovi argomenti da opporre a chi, basandosi su presupposti senza fondamento, continua a considerare il fenomeno migratorio una minaccia.

Valentina Nencini