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Le opinioni espresse dalle fonti non rappresentano necessariamente il punto di vista di SOS MEDITERRANEE.

 

aggiornato il 22 giugno, ore 9:00

 

Un terzo naufragio dall’inizio di giugno si è verificato nel Mediterraneo centrale sabato. Nelle ultime due settimane, almeno 90 persone hanno perso la vita nel Mediterraneo.  Il bilancio per il naufragio al largo delle coste tunisine è stato confermato: è di 61 morti, mentre ci sono decine di dispersi del naufragio avvenuto al largo della Libia. Questa settimana centinaia di persone sono state intercettate in mare e forzatamente riportate in Libia. Le navi delle ONG hanno ripreso le operazioni nel Mediterraneo centrale dopo diverse settimane di assenza.

Situazione nel Mediterraneo centrale

 

Un secondo naufragio dall’inizio di giugno è stato riportato sabato al largo delle coste libiche. Secondo Mediterraneo Cronaca, 19 persone sono state soccorse e riportate in un centro di detenzione non ufficiale. Non è ancora chiaro quante persone abbiano perso la vita. Finora sono stati recuperati tre corpi (IOM, Mediterraneo Cronaca).

 

Tre corpi sono stati recuperati finora e nove persone sono ancora disperse e temute annegate dopo che la loro barca si è capovolta al largo di Zawiyah, in Libia, domenica 14 giugno. Il corpo di una bambina è stato ritrovato sulla riva di Surman, Libia, martedì (Mediterraneo cronaca). Circa 20 sopravvissuti sono stati riportati in Libia dai pescatori (AP, Infomigrants).

 

La nave di soccorso civile Sea Watch 3 ha salvato un totale di 211 persone in tre varie operazioni in meno di 48 ore.  I 211 sopravvissuti sono stati trasferiti sul traghetto Moby Zazà per una quarantena al largo di Porto Empedocle, in Sicilia (Sea-Watch).

 

Venerdì scorso la nave Mare Jonio (Mediterranea) ha portato a termine il salvataggio di 67 persone che erano a bordo di un’imbarcazione in legno a rischio di affondare nella zona Maltese di Ricerca e Soccorso (SAR), a 48 miglia a sud ovest di Lampedusa. I sopravvissuti sono sbarcati a Pozzallo sabato.

 

Vari sbarchi piccoli e autonomi hanno continuato a verificarsi a Lampedusa nell’ultima settimana. Sette imbarcazioni sono approdate a Lampedusa autonomamente o scortate dalla Guardia di Finanza (Mediterraneo cronaca, Agrigento Notizie).

 

Sabato sera una barca a vela con 21 persone è stata intercettata dalle motovedette della Capitaneria di porto al largo della costa pugliese di Santa Maria di Leuca (Ansa).

 

Un sopravvissuto è stato evacuato dal traghetto di quarantena Moby Zazà giovedì sera per motivi medici. Secondo Mediterraneo cronaca, non è la prima evacuazione medica abbia luogo dal traghetto.

 

Un nuovo rapporto congiunto dei team legali di Alarm Phone, Sea Watch, Mediterranea e Borderline Europe, basato su tre casi di SAR emblematici, denuncia la forma di collaborazione tra l’Ue e la guardia costiera libica finalizzata alla cattura e ai respingimenti di massa dei migranti nel Mediterraneo centrale.

 

L’equipaggio del Mare Jonio è stato testimone di un’intercettazione da parte della Guardia Costiera libica nella zona SAR libica mercoledì scorso, ha dichiarato Mediterranea in un comunicato stampa.

 

Il 15 giugno la Commissione per le libertà civili del Parlamento europeo ha tenuto uno scambio di opinioni sulla situazione nel Mediterraneo centrale, con rappresentanti della DG HOME, del Servizio per l’azione esterna, di Frontex, dell’UNHCR, dell’OIM, della missione militare IRINI e di Sea Eye.

 

328 persone sono state intercettate in mare dalla Guardia costiera libica e sono riportate a Tripoli mercoledì sera, riporta l’OIM. Sei barche che trasportavano 458 persone sono state intercettate e respinte in meno di 24 ore, riferisce l’OIM giovedì scorso.

 

Secondo UNHCR, 4231 people sono state intercettate dalla Guardia costiera libica dal 1 gennaio al 15 giugno.

 

Nel 2020, Missing Migrants dell’OIM ha stimato che almeno 339 persone sono morte durante il tentativo di attraversare il Mediterraneo.