Nel prossimo appuntamento di SalvaMenti Live, giovedì 25 giugno alle 18 sulla pagina Facebook di SOS MEDITERRANEE Italia, l’appuntamento social in diretta per conversare con alcuni degli autori e dei giornalisti che si sono occupati di salvataggio in mare e migrazioni, incontreremo proprio l’autore Duccio Facchini.
EPISODIO 7
“Alla deriva”
di Duccio Facchini.
Altraeconomia, 2018
“È finita la pacchia”. Chi in questi ultimi anni ha seguito, anche marginalmente, il dibattito pubblico italiano non stenterà a riconoscere questa frase e ad attribuirne la paternità. L’uso di frasi ad effetto e slogan è tipico di un certo modo di fare e di intendere la politica, un modo che ben poco ha a che fare con la realtà che ci circonda ma che mira a creare consensi (e, di conseguenza, ad ottenere voti) attraverso un’interpretazione della realtà tesa a costruire un nemico (spesso immaginario) e distogliere l’attenzione da quello che dovrebbe essere il lavoro del politico, cioè governare un Paese.
Il fenomeno migratorio è un fatto tutt’altro che recente. Le prime migrazioni verso l’Italia risalgono agli anni Novanta del secolo scorso quando il nostro Paese si trovò ad accogliere un’ondata migratoria proveniente dalla vicina Albania. Da allora il fenomeno non si è mai arrestato anche se la provenienza dei flussi migratori è cambiata. Tuttavia la famigerata invasione di “clandestini” paventata da una certa classe politica non si è mai concretizzata. I numeri parlano chiaro: il nostro Paese non ha mai accolto un numero di migranti tale da destare nessuna delle preoccupazioni che certa opinione pubblica sbandiera a gran voce.
Duccio Facchini ci parla essenzialmente di numeri; raccoglie dati e riporta statistiche difficilmente confutabili; smonta pezzo per pezzo la campagna diffamatoria nei confronti dei migranti, degli sbarchi, dei richiedenti asilo e delle vittime del mare. In poche parole ci racconta la verità, quella verità che non siamo abituati a sentire perché c’è chi grida più forte e ci impedisce di ascoltare.
Facchini non ci racconta storie ma ci fornisce dati concreti su cui riflettere. Ci fa capire che quello che conta non è ciò che ci raccontano ma ciò che veramente succede. Il fenomeno migratorio è una realtà che ci parla di povertà, guerre, violenze; ci parla della ricerca di un futuro da parte di chi questo futuro se lo vede negare. Nessuno abbandona il proprio Paese se ci vive bene. Questa affermazione apparentemente banale è la chiave di volta di qualsiasi riflessione seria e costruttiva sul tema delle migrazioni. E Duccio Facchini, attraverso le pagine del suo libro, riesce a ristabilire le priorità ed a farci riflettere su ciò che davvero conta.
Recensione di Valentina Nencini.