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Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), dal 2014 sono morte quasi 20 000 persone nel tentativo di attraversare il Mediterraneo su delle imbarcazioni inadeguate alla navigazione – una catastrofe umanitaria che perdura e che avrebbe potuto essere evitata se gli Stati Europei avessero fornito gli strumenti giusti.

In quest’ultimo video riassuntivo della campagna #RespectLawOfTheSea, SOS MEDITERRANEE fa il punto sui cinque anni passati in cui il diritto marittimo internazionale e il diritto umanitario sono stati violati e sono stati messi da parte nel Mediterraneo Centrale.

2013-2014: MARE NOSTRUM, un’operazione della marina Italiana, attaccata dall’Unione Europea Video – Episodio 1

Dal Febbraio 2017: rinforzo della guardia costiera libica e creazione di una zona di ricerca e soccorso gestita da Tripoli Video – Episodio 2

Dal 2017: l’azione delle navi civili di ricerca e soccorso viene ostacolata Video – Episodio 3

Dal Giugno 2018: chiusura dei porti, i sopravvissuti bloccati in mare. Video – Episodio 4

Con una serie di clip e un volantino, che raccontano gli avvenimenti di questi anni e spiegano i principi del diritto marittimo, SOS MEDITERRANEE richiama l’attenzione dei cittadini e degli Stati Europei. L’obiettivo di questa campagna è quello di portare gli Stati a rispettare i loro obblighi legali in mare. Sono chiamati a:

 

  • Incrementare le forze di ricerca e soccorso nel Mediterraneo
  • Istituire un sistema di sbarchi efficace, coerente e trasparente in un luogo dove tutti i sopravvissuti siano al sicuro, come previsto dal diritto internazionale
  • Permettere alle navi di soccorso delle ONG di salvare vite senza essere ostacolate

Questa serie di video è stata creata e prodotta da Benoit Musereau, con i disegni del fumettista Rodho, la voce del video italiano è di Massimo Schuster, e hanno partecipato a titolo volontario molti altri talenti.

#RespectLawOfTheSea