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«Osservando le procedure di soccorso della guardia costiera libica è evidente che non rispettino i criteri di sicurezza necessari.  E dalle testimonianze di persone soccorse da noi, sappiamo che molti ritentano la traversata dopo essere stati intercettati da motovedette libiche, chiusi in centri di detenzione e reinseriti nel circuito del traffico di esseri umani», dice Nicola Stalla – coordinatore delle operazioni di ricerca e soccorso di SOS MEDITERRANEE a bordo della Aquarius  – ai microfoni di Repubblica TV nell’intervista realizzata da Fabio Butera. GUARDA