Questo articolo fa parte del diario di Annalisa Camilli a bordo dell’Aquarius, una delle navi impegnate nel soccorso dei migranti nel Mediterraneo centrale.
Quando i soccorritori si sono avvicinati alla piccola imbarcazione di legno che trasportava circa cento persone in mezzo al mar Mediterraneo hanno visto dei piedini spuntare da sotto una coperta.
Con la radio di bordo hanno avvisato i medici sul ponte della nave Aquarius della presenza di un neonato tra i naufraghi. “Prendete il bambino”, ha detto una voce alla radio. “Impossibile, il bambino è ancora attaccato con il cordone ombelicale alla madre”, hanno risposto dal gommone.
Constance, una donna del Camerun di 22 anni, era mezza nuda al centro dell’imbarcazione, stretta tra gli altri. Teneva il bambino appena nato avvolto con una maglietta che qualcuno le aveva prestato. CONTINUA A LEGGERE
Foto: Dónal Gorman, Msf