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16 novembre 2016 – 404 migranti arriveranno a Reggio Calabria venerdì mattina con la Aquarius. A bordo anche i corpi di 9 vittime recuperate in mare. 4 le operazioni negli ultimi due giorni, drammatiche le testimonianze dei sopravvissuti. 

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Approderà a Reggio Calabria venerdì mattina la nave Aquarius di SOS MEDITERRANEE, ONG italo – franco – tedesca che opera in partenariato con MSF. 404 i profughi a bordo, tutti salvati tra lunedì e martedì, in 4 distinte operazioni coordinate dalla Guardia Costiera, che hanno coinvolto anche il Supply Vessel OOC TIGER la Nave Samuel Beckett, la Nave Maersk Erin e la Iuventa dell’ONG Jugend Rettet.

Si tratta in totale di 345 uomini e 59 donne. 87 i minori, 75 dei quali non accompagnati. 3 i bambini sotto i 5 anni.

La prima, drammatica, operazione di salvataggio lunedì pomeriggio ha tratto in salvo 114 persone che si trovavano a bordo di un gommone il cui naufragio, a 30 Km dalle coste libiche, è costato la vita a sei migranti.

Nella giornata di martedì la nave Aquarius è stata impegnata, insieme alla nave militare Samuel Beckett, nel salvataggio di altre 129 persone. Tra loro 47 minori, 12 donne e nessun bambino.

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Successivamente, su richiesta del MRCC la Aquarius si è diretta verso la Maersk Erin, una nave cisterna che in mattinata aveva tratto in salvo 23 persone, anche queste tutte accolte a bordo della stessa Aquarius. Drammatica la testimonianza dei sopravvissuti: “La nostra barca è affondata questa mattina alle 6.00”, hanno spiegato. “Eravamo 122 sulla barca, non c’erano bambini, ma 10 donne viaggiavano con noi, e solo una è sopravvissuta. Abbiamo aspettato in acqua, aggrappandoci a qualsiasi cosa galleggiante per restare a galla, ma la maggior parte delle persone sono annegate, tra cui il mio fratellino, aveva 15 anni. Voglio chiamare a casa, in Guinea Conakry, per dire che è morto “, ha detto un sopravvissuto, chiaramente in stato di shock.

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Sempre martedì, infine, la Aquarius, a bordo della quale si trovavano già i corpi di 5 delle sei vittime del naufragio di lunedì (non è stato possibile recuperare il corpo della sesta, andato a fondo sotto gli occhi dei soccorritori), è stata impegnata anche nel trasferimento di 4 salme recuperate in mare dalla nave Juventa. Sono così in tutto 9 i cadaveri a bordo.

Nella mattinata di mercoledì altri 140 migranti sono stati trasferiti a bordo della Aquarius dalla nave Cisterna OOC Tiger. 

Le tragedie di questi giorni mostrano chiaramente come sia urgente e necessario mantenere attivo un dispositivo di Ricerca e Soccorso durante l’inverno. La Aquarius è infatti una delle poche navi di Ricerca e Soccorso in grado di operare anche durante la stagione invernale, mentre le partenze non sembrano arrestarsi, esponendo i profughi a pericoli sempre più grandi.

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SOS MEDITERRANEE opera sulla nave di salvataggio AQUARIUS, un’imbarcazione di 77 metri, in collaborazione con MSF Olanda. L’AQUARIUS ha un equipaggio internazionale: lo staff nautico, una squadra di ricerca e salvataggio (SAR) e personale medico con esperienza. La nave può ospitare sino a 500 persone.

Le operazioni di SOS MEDITERRANEE nel Mediterraneo Centrale, finanziate unicamente dalla società civile, sono assicurate fino alla fine del 2016. Ma il costo delle attività di ricerca e soccorso in mare è elevato: 11.000 euro al giorno. Per questo, per continuare a salvare vite in mare, SOS MEDITERRANEE ha bisogno di un sostegno finanziario.

#TogetherForRescue – dona qui

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