SOS Mediterranee soccorre un’altra imbarcazione di migranti nel Canale di Sicilia. Tra loroquattr o feriti da arma da fuoco. Preoccupazione per le condizioni dei migranti in Libia
All’alba di ieri mattina la nave di soccorso dell’associazione internazionale SOS Mediterranee è intervenuta in soccorso di un gommone carico di migranti in difficoltà di navigazione nel Canale di Sicilia. I migranti, sotto il coordinamento della Centrale operativa delle Capitanerie di Porto, sono soccorsi e presi a bordo prima che le condizioni meteo producessero onde alte più di due metri. L’equipe medica di Médecins du
Monde che opera a bordo di nave Aquarius ha subito provveduto al triage delle persone soccorse. Tra essi sono stati immediatamente segnalati quattro soggetti con ferite d’arma da fuoco, tutte risalenti a circa dieci giorni prima del soccorso. Tra i feriti anche un ragazzo di quindici e uno di diciassette anni. Non è chiaro se ad esplodere i colpi, in punti non vitali del corpo, siano stati i trafficanti di esseri umani o miliziani o terroristi. SOS Mediterranee esprime però preoccupazione per le sorti delle persone che si trovano
attualmente schiacciate tra le condizioni di maltrattamenti e violenze subite in territorio libico e il rischio di un viaggio precario su barche fatiscenti e con le attuali mutevoli condizioni meteo.
Le operazioni di soccorso si sono concluse intorno alle 07:30, circa due ore dopo aver intercettato il natante in difficoltà. Il trasbordo è stato rallentato dalle particolari condizioni di salute di alcuni migranti. In particolare, si è reso necessario il trasbordo in barella di un uomo con difficoltà motoria legata alla colonna vertebrale. Il bilancio del salvataggio è di 116 persone, tra le quali 20 donne e un bambino. A bordo del natante vi erano cittadini in fuga da: Costa d’Avorio, Gambia, Guinea Konakry, Mali, Nigeria, Senegal, Togo,Camerun, Sudan e Liberia. Successivamente il Comando Generale delle Capitanerie di Porto ha disposto un trasbordo dei migranti ospiti di nave Aquarius su una nave della Marina Militare italiana e invitato SOS Mediterranee a mantenere la posizione in vista di possibili altri necessari interventi di soccorso nelle stesse acque. Attualmente è salito a quattro il numero delle imbarcazioni soccorse da nave Aquarius e a centinaia le vite salvate dal progetto civile e privatamente finanziato dall’associazione internazionale SOS Mediterranee.
Palermo, 17/04/2016
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Contatto stampa: Udo Enwereuzor udo.enwereuzor@sosmediterranee.org