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Nel prossimo appuntamento di SalvaMenti Live, giovedì 28 maggio alle 18 sulla pagina Facebook di SOS MEDITERRANEE Italia, l’appuntamento social in diretta per conversare con alcuni degli autori e dei giornalisti che si sono occupati di salvataggio in mare e migrazioni, incontreremo proprio Daniele Biella, giornalista che da anni si occupa di migrazioni e cooperazione internazionale.

 

EPISODIO 5

“Con altri occhi”

Daniele Biella, Fabbrica dei Segni, 2020

Con altri occhi dobbiamo imparare di nuovo a guardare il mondo. Abbiamo bisogno di riscoprire uno sguardo diverso su ciò che abbiamo imparato a guardare in maniera ostile. Ce lo hanno insegnato attraverso un’informazione tendenziosa e, spesso, volutamente ingannevole. In questi anni giornali, televisioni e social ci hanno mostrato i migranti come persone diverse da noi, come disonesti, criminali o peggio. E’ per questo che sono necessari altri occhi, occhi limpidi, innocenti e curiosi, occhi che sappiano vedere al di là ed oltre il primo sguardo.

Daniele Biella è stato capace di trovare tutto questo negli occhi dei numerosi bambini e ragazzi che ha incontrato nelle scuole italiane. Grazie al progetto portato avanti insieme alla Cooperativa Sociale Aeris che dal 2011 si occupa di accoglienza ai richiedenti asilo, secondo il modello dell’accoglienza diffusa (l’inserimento del rifugiato in contesti territoriali medio-piccoli per favorirne l’integrazione nella comunità di riferimento), Biella diventa il Viaggiatore, colui che accompagna gli alunni delle classi di scuola primaria e scuola media alla scoperta della realtà dei migranti che giungono in Italia dopo un viaggio lungo e pericoloso.

Questo libro è il risultato di questo progetto ed è l’espressione, autentica e sincera, di bambini e ragazzi che hanno la capacità di vedere l’altro, l’estraneo, il diverso, non come un nemico da cui difendersi ma come un essere umano con una sua storia diversa dalla nostra ma altrettanto significativa.

Biella utilizza la tecnica del brainstorming per interloquire con gli alunni e per far emergere quelle domande sincere, a volte anche scomode, ma sempre delicate e rispettose.

E così alcune classi di scuole della Brianza conoscono Wilfrid, Bourama, Mamadou e Harris, quattro ragazzi provenienti da altrettanti paesi dell’Africa centrale, arrivati in Italia in momenti diversi e con sogni e desideri diversi, ma accomunati dalla voglia di vivere una vita dignitosa, sicura e felice. Quella vita che ognuno di noi dovrebbe avere il diritto di vivere, indipendentemente dal luogo in cui si trova a nascere e crescere.

 

Recensione di Valentina Nencini