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Aquarius 11 agosto 2016

Ieri pomeriggio, 10/08/2016, verso le 14 è iniziato il trasferimento di 169 persone dalla nave Bourbon Argos (di Medici senza frontiere- Belgio) all’Aquarius, nave di soccorso di SOS MEDITERRANEE. Le operazioni si sono protratte per circa un’ora, dopodiché l’Aquarius si è diretta verso Trapani, per cominciare questo pomeriggio le operazioni di sbarco (previste per mezzogiorno).

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Tra le persone presenti al trasferimento 24 sono minori; di questi 21 ragazzi non sono accompagnati, mentre gli altri 3 bambini accompagnati hanno tutti un età inferiore ai 5 anni, e provengono dall’africa occidentale. Tra i migranti soccorsi ci sono anche due donne in stato di gravidanza, una delle quali è marocchina all’ottavo mese di gravidanza, incinta di una coppia di gemelli. La maggior parte delle donne sono nigeriane, in genere non sposate. Ci sono anche alcune donne Marocchine e Sudanesi. Gli uomini invece provengono soprattutto dalla Nigeria, dal Senegal e dal Marocco. Tra i soccorsi ci sono anche alcuni migranti bengalesi, nigerini e un libico.

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Alcuni migranti hanno denunciato maltrattamenti da parte dei trafficanti: dei ragazzi sudanesi hanno riferito che prima della loro partenza sono stati segregati in un posto chiuso, una specie di bunker, per una settimana. Uno di loro riporta delle ferite ai piedi, che li stono state fatte dal trafficante, che lo ha picchiato con delle tubature. Inoltre, sempre secondo il racconto dei ragazzi sudanesi, il trafficante avrebbe sparato a un uomo, ferendolo e poi portandolo via.
Delle persone trasferite 67 sono state salvate direttamente dalla Bourbon Argos, mentre 102 sono state salvate dalla nave Sea Watch 2, e trasferite solo in un secondo momento sulla nave belga. Di quest’ultimi 28 migranti, provenienti da Marocco, Egitto, Bangladesh e Niger, sono stati salvati da un peschereccio. Tra questi c’era anche la donna all’ottavo mese di gravidanza, che ha avuto non poche difficoltà ad affrontare due trasferimenti.

Secondo le loro testimonianze i migranti avrebbero pagato alcuni 1500 dinari libici, mentre altri 2000 dinari. Hanno lasciato le coste libiche verso mezzanotte, e sono stati soccorsi dalla Sea Watch tra le 2 e le 7 del mattino. Si tratta di persone più benestanti rispetto ai migranti che arrivano solitamente nei gommoni, che hanno abbandonato la Libia a causa della difficile situazione economica e della svalutazione del dinaro libico.

 

Photo Credits: Isabelle Serro/SOS MEDITERRANEE