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Oltre 250 persone al cinema – nonostante le limitazioni Covid – per ricordare le vittime del Mediterraneo. Ecco il bilancio delle proiezioni straordinarie del film “Numero 387 – Scomparso nel mediterraneo” organizzate in 4 città italiane (Milano, Firenze, Perugia e Palermo) lo scorso 3 ottobre da SOS MEDITERRANEE Italia, che ha aderito all’iniziativa del network europeo.

L’opera della regista francese Madeleine Leroyer ha attraversato l’Europa e la Penisola in una data simbolo della rotta migratoria più letale al mondo, quella che attraversa il Mediterraneo Centrale. La scelta della data, infatti, non è stata casuale: il 3 ottobre del 2013, un barcone stracolmo di persone si rovesciò a poco più di 500 metri dall’isola dei Conigli a Lampedusa. A perdere la vita furono 366 persone, nella stragrande maggioranza di nazionalità eritrea.

Il film di Madeleine Leroyer rende omaggio alla memoria di tutte le vittime senza nome del Mediterraneo, ripercorrendo il meticoloso lavoro di donne e di uomini che lottano per ristabilire l’identità delle persone morte in un altro naufragio: quello del 18 aprile 2015, al largo delle coste libiche, in cui sono morte più di 1.000 persone. La tragedia più mortale nel Mediterraneo dalla seconda guerra mondiale.

Nelle sale italiane, grande partecipazione del pubblico per la proiezione della pellicola e l’iniziativa di SOS MEDITERRANEE Italia.

Palermo, grazie al supporto dei volontari di Legambiente, dopo la proiezione al cinema Rouge et Noir si è sviluppato un interessante dibattito animato da Grazia Bucca, componente del board di SOS MEDITERRANEE Italia, arricchito dalla presenza di ben 3 soccorritori italiani che prestano servizio sulla Ocean Viking, nonché da Antonietta Lanzarone, medico legale del Policlinico Palermitano che ha certificato le torture che avvengono nei centri di detenzione libici, e Giorgia Mirto, ricercatrice che ha dedicato il suo percorso accademico all’identificazione delle vittime del mare. Entrambe fanno parte del team di ricerca cui il documentario è dedicato.

Perugia, al cinema Postmodernissimo, i partecipanti hanno rivolto domande sul soccorso e sulla mission di SOS MEDITERRANEE al presidente dell’associazione italiana Alessandro Porro, collegato in videoconferenza.

Firenze, un reading dell’attrice Daniela Morozzi ha ulteriormente emozionato i tanti presenti allo Spazio Alfieri.

Milano, ultima proiezione della giornata, le 90 persone in sala al Cinema Beltrade hanno ascoltato con interesse l’intervento di Valeria Taurino, direttrice generale di SOS MEDITERRANEE Italia e di Cristina Cattaneo, medico, scrittrice, antropologa e anima del team ripreso da Madeleine Leroyer per “Numero 387”. Nel corso della serata, c’è stato spazio anche per i preziosi interventi di Rahel Sereke, membro di “Cambio Passo”, Selam Tesfai del comitato “Per non dimenticare Abba”, ospiti del gruppo artistico Kirykou che supporta l’associazione.

Un’opera di sensibilizzazione che non si fermerà: domenica 11 ottobre “Numero 387” sarà a Roma, al cinema Azzurro Scipioni, alle 20.30.

«Dobbiamo andare avanti!» spiega l’autrice del film-documentario Madeleine Leroyer, «Questo il senso delle proiezioni organizzate con SOS MEDITERRANEE, partner della nostra iniziativa “Numbers into names” che mira a creare una catena umana, a terra come in mare, al servizio dei sopravvissuti, affinché le vittime del Mediterraneo possano essere identificate e le loro famiglie possano trovare pace»

Se volete contribuire anche voi al viaggio di Numero 387 lungo i cinema della penisola, scrivete a italia@sosmediterranee.org: SOS MEDITERRANEE Italia sarà felice di collaborare per organizzare proiezioni e dibattiti in tutte le città italiane, piccole e grandi.