La testimonianza: Peter, o il prezzo della libertà

La testimonianza: Peter, o il prezzo della libertà

Gennaio 2020 è stato il teatro di cinque difficili salvataggi da parte della Ocean Viking. Nel cuore della notte, nel bel mezzo dell’inverno, 407 persone sono state soccorse e portate sane e salve a bordo. Un vero miracolo per Peter, che era al suo quarto tentativo di sfuggire all’inferno libico. Due anni prima era in fuga dal Sud Sudan, un paese che dal 2013 è sprofondato in una guerra civile particolarmente sanguinosa. 

Peter lascia il suo paese natale nel 2018. Praticamente al suo arrivo in Libia, è catturato e imprigionato in una prigione “non ufficiale”. I suoi carcerieri esigono un riscatto di 25.000 dollari per farlo uscire. Naturalmente, Peter non ha quei soldi. È quindi obbligato a lavorare senza ricevere alcun salario per cinque mesi prima di essere finalmente autorizzato a partire. Ma ecco: due giorni dopo la sua liberazione, viene rapito di nuovo. I trafficanti, che in realtà fanno parte della stessa rete dei suoi primi rapitori, capiscono poi che l’uomo che hanno catturato è lo stesso che è appena stato rilasciato! Così lasciano che Peter prosegua il suo cammino fino a Tripoli.

Ma la sua libertà è di breve durata. Nella capitale, viene catturato per la terza volta e di nuovo imprigionato, questa volta in un centro di detenzione “ufficiale” del governo. Ma presto i responsabili del centro si rendono conto che Peter è un cristiano del Sud Sudan: il suo caso è di competenza dell’UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati). Con il pretesto di non poterlo trattenere, lo trasferiscono in una sezione non ufficiale della prigione di Zawiya. Lì, è nuovamente sottoposto a riscatto, e per la sua liberazione sono richiesti 25.000 dinari (circa 80.000 euro).

Quando finalmente riesce a fuggire, il 9 febbraio 2019, tenta di attraversare il Mediterraneo per la prima volta. L’imbarcazione si spezza in mare e 81 persone cadono in acqua. Davanti ai suoi occhi, 41 di loro affondano in mare, mentre gli altri si aggrappano al relitto. La guardia costiera libica arriva e riporta i sopravvissuti in Libia.

Nel luglio 2019, fa un altro tentativo. Questa volta, l’imbarcazione percorre circa 25 km prima che il motore si guasti. Ancora una volta, viene intercettato e riportato in quel dannato paese dal quale cerca disperatamente di fuggire. All’inizio di gennaio 2020, Peter si imbarca per la terza volta. Ma lo scenario si ripete: lui e i suoi compagni di disgrazia vengono catturati dalla guardia costiera libica. Da capo al punto di partenza. Infine, nella notte tra domenica 26 gennaio e lunedì 27 gennaio, la fragile imbarcazione fatta di plastica nella quale prende posto con altre 81 persone è avvistata a 108 miglia nautiche dalla costa libica, in acque internazionali, nella regione di ricerca e soccorso coordinata da Malta. La Ocean Viking viene in loro soccorso e li riporta a bordo, prima di sbarcarli in un luogo sicuro. Anche se addosso ha solo i suoi vestiti, Peter ha riacquistato la sua libertà.

Foto e storia raccolta da: Hannah Wallace Bowman / MSF a bordo della Ocean Viking, il 29 gennaio 2020.

   

No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.